lunedì 30 aprile 2018

Immaginazione


Stavo guardando The Magic of Belle Isle, un film con Morgan Freeman nei panni di Monte Wildhorn famoso scrittore di romanzi western. L'ho registrato alcuni giorni fa perché quando sento parlare di scrittori la mia lampadina interiore si illumina e inizia a fare bip-bip per attirare l'attenzione. Non che ce ne sia bisogno dal momento che sono sempre all'erta verso tutto quanto gravita attorno al mondo della scrittura.

Morgan Freeman nomina l'immaginazione e io mi sintonizzo meglio! Si parla di come la nostra mente può creare realtà che non ci sono. 

Tasto pausa ed eccomi qui a scrivere.




Le parole di Morgan Freeman hanno rafforzato il mio essere scrittrice perché lui sostiene ciò che io affermo da sempre. Forse, però, lo faccio sussurrando, nel timore che la mia voce non abbia lo stesso valore di altri scrittori. Ecco quindi che nella writers-sfera (sì, sì, non esiste questo termine, ma a me piace) cerco indizi e seguo tracce che mi confermino che anche nelle cerchie più influenti della scrittura ci sono modus operandi simili al mio. D'accordo che sto guardando un film, ma le conferme fanno sempre piacere.

Ritorniamo all'immaginazione. Inventare, raccontare e scrivere rappresentano la possibilità di creare per il lettore una realtà che prima non c'era ed è questo aspetto che mi affascina, ogni volta. Con le parole evoco atmosfere e paesaggi (non è un caso l'uso del termine "evoco", ma di questo parlerò in futuro), regalo l'esistenza a personaggi che mi aiutano a vivere un'avventura oppure a interrogarmi sui misteri profondi della vita (e, perché no, a risolverne qualcuno o almeno a darmi delle risposte).
Tutto parte dall'immaginazione che è dentro di noi: non è straordinario? Però bisogna coltivarla, nutrirla, portarle rispetto e ringraziarla: un lavoro continuo ed estremamente interessante!

E voi? Usate la vostra immaginazione?





lunedì 23 aprile 2018

Carta e penna? Soltanto?


Assolutamente no.
Assolutamente sì.

Due affermazioni che non si escludono, secondo il mio punto di vista, ma si abbracciano, si compenetrano, si completano.

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lunedì 16 aprile 2018

Riflessioni letterarie


Lunedì 16 aprile 2018. È mattina e anche oggi apro le imposte sul giorno nuovo per controllare se il mondo è ancora integro. Lo è, più o meno.

Inizio a risvegliare casa mia partendo dallo studio così lo sguardo ha modo di ancorarsi alle copie dei miei libri. La riflessione parte proprio da questa visione.

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lunedì 9 aprile 2018

Chi ha paura della pagina bianca?


Che domanda banale. O no?

Un foglio bianco, seppure corredato di righe, può apparire un pozzo oscuro nel quale si rischia di perdersi oppure un tappeto di prezioso broccato da tessere a nostro piacimento.


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lunedì 2 aprile 2018

Festa dell'Angelo


Oggi inauguro la sezione ”Racconti”




Dopo l’uscita del mio primo libro, “Risalire la china”, la mia mentore mi suggerì di concentrarmi pure sul romanzo, ma di considerare l’idea di scrivere anche racconti brevi. Non ne vedevo il motivo, mi sembrava di sprecare il mio tempo. Cavolo, mi dicevo, non scrivo un libro in uno schiocco di dita, il tempo per i racconti non ce l’ho davvero!
Eppure il suggerimento continuava a scorrermi in mente.
Poi la soluzione. Decisi di utilizzare il racconto breve come una palestra, un condensato di stile, narrativa, ricerca di parole mirate.
Con il tempo ho scoperto che, talvolta, ciò che si crea in poche pagine, perfino in poche righe, è un frammento che arriva direttamente dalla parte più profonda di se stessi: opinioni, idee, emozioni, speranze.
In più, valore aggiunto, i racconti rappresentano un progetto breve, un’attività da iniziare e vedere conclusa, uno squarcio di concretezza, con la gioia che ne consegue.

A voi, che cosa dona gioia?