lunedì 28 maggio 2018

Approfondisco il mio percorso naturopatico


Durante il percorso per diventare naturopata ho conosciuto strumenti che un po’ alla volta ho integrato nella mia vita.
Di alcuni ho apprezzato la copertina poi li ho salutati e lasciati proseguire per la loro strada. Di altri ho apprezzato l’ammiccamento e poiché era intenso e affascinante, li ho abbracciati, coccolati, studiati, fatti miei.

In “Sguardo di Donna”, la protagonista ne usa qualcuno. Prima li ho masticati e digeriti io!

La naturopatia, per me, ha rappresentato la scoperta di un mondo entusiasmante fatto d mondi che mi hanno portata in territori sconosciuti. Naturalmente sconosciuti a me. Mi sono innamorata di quell’universo; degli insegnanti (la scuola che ho frequentato è quella di Riza) perché a ogni lezione portavano un bagaglio culturale e professionale arricchito da un’apertura mentale a 360°; degli strumenti da usare nella quotidianità per migliorare il proprio ben-essere (ricordo, e lo sottolineo: essere naturopati non vuol dire essere medico, ma operatore di benessere). A esempio, mentre scrivevo questo articolo, ero seduta su una comoda poltroncina in rattan, in un bar lungo lago, con il collo ben protetto da olio d’eucalipto e dal colore blu perché la mia gola stava ballando la rumba e io le volevo dare una coccola naturopatica. Il blu, appunto, è il colore del quinto chakra.





Curiosi? A un futuro articolo, allora, per parlare ancora di naturopatia, in una pagina dedicata.

lunedì 21 maggio 2018

Luoghi in cui scrivere


In casa ho uno studio con scrittoio e libreria a tutta parete. Anche in cucina ho un tavolo e pure in sala da pranzo. Raramente uso una di queste stanze quando devo realizzare una storia.

Continua a leggere nella sezione “Scrittura”

sabato 19 maggio 2018

NB!!!


Chiedo scusa!
Da tecnologica omeopatica ho creato le pagine del blog, ma lo spazio per i commenti a ogni post si attiva soltanto nella home page mentre nelle altre pagine vedo la possibilità di commentare il primo articolo postato e poi basta.

Quindi metterò una prima parte dell’articolo nella home page (dove c’è la possibilità di commentare) e il resto nella pagina di riferimento.

Almeno fin quando capirò come risolvere.
Si accettano suggerimenti.

martedì 15 maggio 2018

Sguardo di Donna a Volterra


12 maggio 2018, 17.30 e una location suggestiva, Torre Toscano a Volterra, per parlare del mio ultimo libro, “Sguardo di Donna”.

La Libreria de l’Araldo (https://www.facebook.com/libreria.delaraldo/) è presente nella persona di Angela M.S., organizzatrice instancabile, amante della Cultura in ogni sua forma. L’editrice Cristina del Torchio, di Rupe Mutevole, ha collaborato all’organizzazione, ma, impossibilitata a venire causa imprevisto dell’ultima ora, ha lasciato il ruolo di moderatrice a Roberta Savelli, scrittrice dall’intelligenza acuta, capace di cogliere sia l’evidenza sia le sottigliezze celate fra le pagine di un libro.

Anche se non si può affermare che la sala sia gremita, le persone intervenute hanno dimostrato interesse per gli argomenti trattati nel libro: autoconoscenza, rapporto con la propria Anima, strumenti del mondo della naturopatia.

“Sguardo di Donna” è un libro da leggere, sottolineare, rileggere, usare. I molteplici aspetti presenti a livelli diversi di comprensione e consapevolezza hanno convinto i presenti dell’ampio ventaglio  di opportunità a disposizione del lettore e le pagine finali offrono un supporto per prendere nota di quanto emerge in se stessi durante la lettura.

“Sguardo di Donna” è stato accolto bene – e di questo non posso che rallegrarmi.
Da parte mia…BUONA LETTURA

lunedì 14 maggio 2018

"Evoco"


Forse questo termine potrebbe spaventare e far pensare a scene di streghe e stregoni che volteggiano per richiamare presenze misteriose e malefiche da un mondo sconosciuto e terrificante.

No! Non intendo questo quando uso il termine “evoco”, ma un processo di recupero. Sì, credo si possa definire così.

Dentro di noi abbiamo un mondo magnifico che danza sulle note della nostra interiorità e di una musica che proviene dalla nostra origine. Non voglio dilungarmi su questo, anche se ci sarebbe da scrivere un poema finendo per dipingere dei nastri di Luce che ci accompagnano fin dalla nascita collegandoci a…(ognuno inserisca la propria convinzione).

Ritorniamo al “mondo magnifico”!
Quando inizio a scrivere un racconto o un romanzo, il lavoro viene preceduto da ricerche e stesura schede dei personaggi, ma dopo, quando la strada è imboccata, che cosa devo scrivere? O, per essere più chiari, come procedo con la storia? Non lo so. Mai.

Mi siedo alla tastiera o davanti a un foglio di carta, specialmente in certi luoghi particolarmente interessanti (e di questo parlerò prossimamente), con questo metodo: respiro, preparo l’occorrente, rileggo l’ultimo pezzo e aspetto. Sì, di collegarmi al serbatoio interno di idee e frasi straordinarie. Ed ecco, ogni volta, il miracolo. Tutto fluisce in modo spontaneo e questo è ciò che io definisco “evocazione”. C’è già tutto dentro di me, devo soltanto recuperarlo.






Ma, io, ho dentro tanto? E soprattutto, è infinito? Da parte mia c'è un contributo: arricchisco quel mondo interiore affinché l’immaginazione abbia terreno fertile a cui attingere. Leggo, viaggio, mi tuffo nelle riviste di arredamento, visito musei e mostre d’arte.

Per finire mi chiedo, e chiedo a voi, si raccoglie anche dall’inconscio collettivo di Jung, dove risiedono le conoscenze universali?

lunedì 7 maggio 2018

Parole ed Energia


Una parola ha energia? Ha un potere intrinseco?

Ha una funzione e questo lo sappiamo perché ce lo insegna la morfologia, ma io vorrei andare oltre, allargare il concetto di energia legato alle parole (chiedo scusa perché il termine ricorrerà spesso. Ho vagliato i vari sinonimi, ma per questo contesto non mi convincevano).

Una parola ha il potere di creare benessere o malessere, sentimenti positivi o negativi. Certo dipende anche dalla circostanza, dagli interlocutori e da quanto stanno vivendo in quel momento. Soltanto in quel momento? Non credo.
Ogni lettera che esce dalle labbra di qualcuno, scivola vicino a un’altra fino a incatenarsi per formare una parola, ma si vincola anche al vissuto di chi parla come di chi ascolta. E una volta pronunciata, aggancia un pensiero, un’immagine e la trascina con sé.

In Sguardo di Donna ho raccontato il percorso di autoconsapevolezza di una donna, ma ho parlato anche di energia, di vibrazioni, di come sfruttarle per vivere meglio. Fiori di Bach per le emozioni; cristalli e pietre per le vibrazioni, per sfruttare la loro energia (in realtà non è uno sfruttamento, ma un dono che ci viene elargito da chi è nato, cresciuto e si è arricchito attraverso il contatto sotterraneo e profondo con la Madre Terra); oli essenziali per solleticare, attraverso l’olfatto, la parte più antica del nostro cervello e accarezzare in maniera più o meno dolce, la nostra memoria.

Ho solleticato la tua curiosità? Come?