lunedì 28 maggio 2018

Approfondisco il mio percorso naturopatico


Durante il percorso per diventare naturopata ho conosciuto strumenti che un po’ alla volta ho integrato nella mia vita.
Di alcuni ho apprezzato la copertina poi li ho salutati e lasciati proseguire per la loro strada. Di altri ho apprezzato l’ammiccamento e poiché era intenso e affascinante, li ho abbracciati, coccolati, studiati, fatti miei.

In “Sguardo di Donna”, la protagonista ne usa qualcuno. Prima li ho masticati e digeriti io!

La naturopatia, per me, ha rappresentato la scoperta di un mondo entusiasmante fatto d mondi che mi hanno portata in territori sconosciuti. Naturalmente sconosciuti a me. Mi sono innamorata di quell’universo; degli insegnanti (la scuola che ho frequentato è quella di Riza) perché a ogni lezione portavano un bagaglio culturale e professionale arricchito da un’apertura mentale a 360°; degli strumenti da usare nella quotidianità per migliorare il proprio ben-essere (ricordo, e lo sottolineo: essere naturopati non vuol dire essere medico, ma operatore di benessere). A esempio, mentre scrivevo questo articolo, ero seduta su una comoda poltroncina in rattan, in un bar lungo lago, con il collo ben protetto da olio d’eucalipto e dal colore blu perché la mia gola stava ballando la rumba e io le volevo dare una coccola naturopatica. Il blu, appunto, è il colore del quinto chakra.





Curiosi? A un futuro articolo, allora, per parlare ancora di naturopatia, in una pagina dedicata.

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