lunedì 30 aprile 2018

Immaginazione


Stavo guardando The Magic of Belle Isle, un film con Morgan Freeman nei panni di Monte Wildhorn famoso scrittore di romanzi western. L'ho registrato alcuni giorni fa perché quando sento parlare di scrittori la mia lampadina interiore si illumina e inizia a fare bip-bip per attirare l'attenzione. Non che ce ne sia bisogno dal momento che sono sempre all'erta verso tutto quanto gravita attorno al mondo della scrittura.

Morgan Freeman nomina l'immaginazione e io mi sintonizzo meglio! Si parla di come la nostra mente può creare realtà che non ci sono. 

Tasto pausa ed eccomi qui a scrivere.




Le parole di Morgan Freeman hanno rafforzato il mio essere scrittrice perché lui sostiene ciò che io affermo da sempre. Forse, però, lo faccio sussurrando, nel timore che la mia voce non abbia lo stesso valore di altri scrittori. Ecco quindi che nella writers-sfera (sì, sì, non esiste questo termine, ma a me piace) cerco indizi e seguo tracce che mi confermino che anche nelle cerchie più influenti della scrittura ci sono modus operandi simili al mio. D'accordo che sto guardando un film, ma le conferme fanno sempre piacere.

Ritorniamo all'immaginazione. Inventare, raccontare e scrivere rappresentano la possibilità di creare per il lettore una realtà che prima non c'era ed è questo aspetto che mi affascina, ogni volta. Con le parole evoco atmosfere e paesaggi (non è un caso l'uso del termine "evoco", ma di questo parlerò in futuro), regalo l'esistenza a personaggi che mi aiutano a vivere un'avventura oppure a interrogarmi sui misteri profondi della vita (e, perché no, a risolverne qualcuno o almeno a darmi delle risposte).
Tutto parte dall'immaginazione che è dentro di noi: non è straordinario? Però bisogna coltivarla, nutrirla, portarle rispetto e ringraziarla: un lavoro continuo ed estremamente interessante!

E voi? Usate la vostra immaginazione?





Nessun commento: